Ho chiesto a un gruppo di colleghi giornalisti di grande esperienza l’impegno a mettersi a disposizione per condurre GRATUITAMENTE un laboratorio on line per dire stop alle fake news. Un’attività anti-bufale per le scuole secondarie, di primo e secondo grado, una sorta di staffetta civica, educativa, divertente.
Solo un ragazzino su 50, secondo le ricerche, riesce a distinguere una notizia falsa ben costruita da una vera. Ma come ormai molti hanno capito, quello delle fake news è un mercato ben strutturato che ha come scopo proprio quello di far cadere gli sprovveduti nella rete delle condivisioni e dei like. Un business nel quale i più deboli diventano complici e vittime inconsapevoli ,da guidare e manipolare a fini politici, commerciali o altro.
Non solo. Chiunque abbia a che fare con un minore sa quanta ansia stanno accumulando i ragazzi a causa del bombardamento di notizie scatenato attraverso i social su qualsiasi device stiano usando. Parlare di riduzione dell’uso dei cellulari o dei computer, in una fase di didattica a distanza come quella che stiamo vivendo, sarebbe velleitario. L’unica cosa da fare, quindi, è dotarli degli strumenti basilari per distinguere una notizia vera elaborata, da professionisti della comunicazione o da fonti certe, dalle bufale acchiappa-clic.
Un giornalista di mestiere può aiutare concretamente i giovani ad interfacciarsi con una notizia, a risalire alle fonti, a farsi domande, a imparare a ragionare mentre navigano on line, a cogliere le differenze fra un fatto, un commento, un’opinione, una manipolazione, una falsità.
Noi ci mettiamo a disposizione!
Genitori o insegnanti interessati a portare questo tipo di lavoro in classe, possono contattarmi usando il form qui sotto così da provare a progettare insieme un mini laboratorio.